Il 16 agosto 1972 segna ufficialmente il giorno in cui i Bronzi di Riace sono stati scoperti nelle acque vicine alla spiaggia di Porto Forticchio, in provincia di Reggio Calabria.
Da quel momento inizia una storia che comprende restauri, ricerche scientifiche e, allo stesso tempo, “misteri” riguardanti l’identità dei Bronzi di Riace. Tuttavia, la ricerca accademica da sola non è sufficiente per divulgare il sapere. L’obiettivo di questo libro è proprio quello di promuovere la divulgazione scientifica attraverso la cosiddetta public history.
Grazie alla collaborazione tra il mondo accademico e quello professionale, gli autori desiderano rendere accessibili le ricerche e le principali teorie riguardanti i Bronzi di Riace, raccolte negli ultimi cinquant’anni. Al centro delle argomentazioni ci sono i dati scientifici oggettivi, dai quali e attraverso i quali si formulano diverse ipotesi.
Si tratta di un tentativo di colmare il divario tra la conoscenza e la sua fruizione.
La maggior parte delle ipotesi sembrano essere in contrasto con le analisi delle argille scoperte all’interno dei due Bronzi di Riace.
Tuttavia, questo libro analizza le principali teorie riguardanti i Bronzi di Riace, mettendo in luce le argomentazioni e permettendo di individuare le loro lacune logiche, le incongruenze e la mancanza di aderenza ai dati noti e confermati dalla comunità scientifica internazionale.
Diversi sono i confronti che gli storici dell’arte greca hanno individuato per il celebre gruppo statuario noto nell’antichità come i “Fratricidi” di Pitagora di Reggio, oltre alle testimonianze di Stazio, Taziano il Siro e Stesicoro.
La metodologia adottata consente di ipotizzare una ricostruzione affidabile dei Bronzi, basandosi sull’analisi dei segni presenti sulle due statue. Tuttavia, sorprendentemente, nessuno dei ricercatori ha mai preso in considerazione ciò che permette di identificare gli elementi originariamente presenti sulle due statue di Riace.
Stazio - Tebaide
Guardando i risultati ottenuti, è davvero stupefacente come i volumi delle statue si equilibrino in modo impeccabile, mantenendo la loro integrità.
Inoltre, il modo in cui i colori sono rappresentati è sorprendente, mantenendo coerenza con l’estetica dell’arte greca e richiamando la pittura su vasi come ulteriore elemento iconografico di conferma.
La perfezione dei Bronzi di Riace è seconda solo alla genialità del loro autore, Pitagora di Reggio.
In effetti, attraverso questo lavoro di studio e ricostruzione, cominciamo a comprendere la complessità e il fascino delle soluzioni tecniche adottate dagli antichi maestri scultori.
Puoi trovare DAL MITO ALLA STORIA, IL MISTERO DEI BRONZI DI RIACE in tutte le librerie.
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Ultimo aggiornamento 22 maggio 2024